giovedì 24 giugno 2010

Agriturismo


Il fenomeno dell’agriturismo, nella sua accezione di turismo in campagna o vacanze in campagna nasce in Francia nella forma di alloggi rurali e nella vicina Germania ma con formule più simili a quelle odierne (ovvero alloggio, prima colazione, mezza pensione o pensione completa).

Si è sviluppato in Italia solo a partire dalla fine degli anni '60, fondamentalmente, a seguito della diminuzione degli agricoltori conseguente alle massicce migrazioni verso le città industriali ed alla valutazione di nuove opportunità reddituali.

Prendendo spunto dalla francese "Agricolture et Tourisme" (agriturismo e turismo) costituita dieci anni prima, nacque anche in Italia, la prima “Associazione Nazionale Agricoltura e Turismo”, con lo scopo di promuovere iniziative per la valorizzazione turistica dell'ambiente agricolo e delle sue risorse.

Data la crescita del fenomeno nel 1973 le Province autonome di Trento e Bolzano emanarono le prime leggi in materia:

  • nel 1975 esce la prima guida dell’ospitalità rurale;
  • nel 1985 venne pubblicata la legge quadro che delega alle regioni la regolamentazione del settore.

L’evoluzione nel settore agricolo tende così a tradursi, piuttosto che nel mero abbandono delle attività agricole tradizionali, in forti impulsi verso la trasformazione dell’azienda agricola in impresa rurale che, oltre ai prodotti primari, è in grado di offrire una vasta gamma di servizi e nello stesso tempo esercitare un’importante ruolo di salvaguardia delle risorse naturali. Tuttavia, L’iniziativa non va ricondotta agli agricoltori, che per loro natura introversa, non hanno avuto per primi l’idea di trasformare le loro abitazioni rurali in strutture ricettive e di offrirle ai turisti. La nascita dell’agriturismo deriva piuttosto dalla richiesta di ospitalità dei primi “agrituristi” che si aggirarono per le campagne a cavallo tra gli anni settanta e ottanta in cerca di casali rurali in cui chiedere vitto e alloggio per qualche giorno.

L’agriturismo costituisce un importante incremento di reddito per l’imprenditore agricolo. In effetti, attività importanti sono la ristorazione e la vendita di prodotti aziendali che, attraverso la valorizzazione di prodotti tipici o di prodotti biologici, consentono la creazione di valore aggiunto e l’incremento dell’occupazione. Altri interessanti aspetti riguardano l’offerta di servizi ricreativi e sportivi, quali l’equitazione, il trekking, il tiro con l’arco e varie attività di osservazione e studio della fauna e della flora presenti nelle aree agrituristiche, nonché la caratterizzazione dell’ospitalità rispetto alle tradizionali forme di ristorazione. Un ruolo fondamentale è svolto dalle attività gastronomiche: in tal senso, la ricchezza e la varietà delle cucine regionali italiane risulta particolarmente utile per attrarre nuove forme di turismo.

Lo stretto rapporto tra turismo e natura e tra turismo e agriturismo trova in questa vacanza alternativa una valida espressione, in quanto da un lato consente ai turisti di soddisfare le proprie esigenze di riposo, svago, divertimento, crescita culturale e benessere fisico, dall’altro agli operatori di realizzare i propri obiettivi economici senza essere costretti ad abbandonare le proprie terre, fino a tutelare il bisogno generale di salvaguardare e valorizzare stili di vita e culture che altrimenti rischierebbero di scomparire, e di conciliare il turismo con la conservazione e la valorizzazione del patrimonio ambientale ed artistico.

Il fenomeno dell'agriturismo in ItaliaAgriturismo vuol dire tranquillità, aria pulita, bellezze naturali e artistiche, ingredienti per una vacanza che permettono di entrare in stretto contatto con la realtà rurale, con il lavoro di campagna, spesso poco compreso e immaginato da chi vive costantemente in città. Giungere in un agriturismo offre, infatti, l’opportunità di ritagliarsi un’oasi di pace, con la consapevolezza di poter conoscere e apprezzare da vicino il territorio, sperimentando tradizioni gastronomiche altrove non riproducibili.

Vi è una presenza piuttosto radicata in Toscana e Alto Adige, ove sono localizzate, il maggior numero di strutture, ma l'attività agrituristica presenta dimensioni significative anche in Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Umbria, Campania, Piemonte, Abruzzo e Sardegna.

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